Ciao, sono Mariachiara Montera: sono una content creator, copywriter, consulente, e podcast host. Se oggi si parla così tanto di cibo, è anche colpa mia.
In partenza
Mentre scrivo questa newsletter, non so ancora come sarà il viaggio che mi aspetta a brevissimo: non per la destinazione, o le tappe.
Ci sto lavorando da novembre, quando ho comprato i biglietti aerei durante il Black Friday. Ho creato la solita mappa su MyGoogleMaps, ho prenotato tutti gli hotel, sono riuscita a comprare dei biglietti per musei e attrazioni di solito difficili da trovare, ho comprato guide cartacee e digitali. Ho tutto, ma forse mancherà un pezzo.
A partire dovremmo essere in tre, ma non ne abbiamo ancora la certezza: ci sono situazioni di cui non parlo perché quello che accade alle persone che non sono me, è affare di queste persone. Però questo viaggio tanto pianificato e aspettato, insomma, non sapremo davvero come sarà fino al giorno in cui partiremo: in due, o forse tre.
Spero davvero che tutto questo si realizzi, vi farò sapere.
Coltivare l’affetto
Il viaggio di cui sopra è un modo straordinario di amarsi: straordinario come tempo, investimento economico, ma anche per la volontà di sospendere il senso del dovere e dedicarci a chi vogliamo bene. La chiamano “Manutenzione degli affetti”, giusto? Che detta così sembra che l’affetto passa per la capacità di stringere brugole e oliare finestre: una roba meccanica, in barba alla spontaneità.
Però: voi vi volete bene quando capita? O avete più di 30 anni e sentite il bisogno di costruire tempo e ricordi insieme, e per farlo, di dedicare del tempo e delle energie a capire come farlo? Si può parlare di manutenzione, o di pianificazione: entrambe sono parole molto belle, se ci pensiamo.
Non avremo mai una relazione eterna o immobile con un oggetto o una persona, perché cambieranno loro, noi, il contesto. Prevedere che una parte di noi si prenda la briga di aggiustare, intervenire e comprendere l’oggetto o la persona significa avere a cuore il tempo che passiamo insieme.
Non sempre ci riesco, ma sono una persona che dedica abbastanza tempo agli affetti. Nel farlo, vivo meglio: ho la tendenza ad aggrovigliarmi alle idee e alle deadline, e mi piace vivere nell’eccitazione delle intuizioni. Quando scrivo, vorrei scrivere a lungo. Ci sono così tante cose che amo fare da sola.
Ma pianificare colazioni con le amiche, cene col fidanzato, i weekend e i viaggi è proprio come aggiungere burro a una pasta con le alici: da sola sarà buona, ma la combo rende quella una pasta indimenticabile. Però, per farla, quel burro lo devi comprare, e per comprarlo devi averlo nella lista, e quella lista la devi scrivere da qualche parte. Puoi anche non aggiungerlo il burro, ma la pigrizia e la solitudine, pur gioiosa, diventano rancide se sono le uniche cose che ci teniamo strette.
L’affetto quotidiano e domestico sono una parte enorme di quello che mi rende contenta di stare al mondo, e averlo capito mi ha spronato a prendere una buona abitudine: chiedere come stai, ci prendiamo un caffè, andiamo a pranzo insieme.
Un ultimo pezzetto, a questi pensieri sugli affetti: ho allenato l’amore a botte di egoismo e autonomia. Lasciare casa è stato il primo atto di costruzione di uno spazio di relazione mediato dal desiderio, e non dalla necessità. Ogni volta che mi sono presa uno spazio per me, mi sono educata alle priorità. Da quando mi ascolto con attenzione, sono diminuiti i ricatti emotivi.
Insomma: l’amore sano esiste laddove smettiamo di essere bambin* da proteggere e soddisfare.
Quando cresciamo in spazi che coltiviamo prima di tutto per noi, dove le persone che entrano li moltiplicano.
Il tempo, e l’amore, non sono capricci.
A proposito di quel che conta
Ho pubblicato un video sul mio profilo Instagram che parla di cosa si mangia e come funziona una scuola in Mozambico, in collaborazione con Helpcode.
Questo video è diventato virale: è stato visto da migliaia di persone, e mi ha portato centinaia di follower, in barba al fatto che Instagram sta diventando sempre di più un luogo per contenuti superficiali, iperpersonali e apolitici.
Poche volte sono stata così contenta per dei numeri: aver visto le scuole è stato un punto senza ritorno. Se non hai tempo di vedere il video, te lo spiego in breve: senza la garanzia della mensa, andare a scuola è molto meno allettante. Il diritto alla nutrizione e quello all’istruzione viaggiano insieme, e il cibo è il tramite cui le persone costruiscono una vita migliore. Le associazioni lavorano i campi, da questi campi Helpcode acquista i fagioli e tramite sinergie tra diverse iniziative, li consegna alle scuole.
Per girare questo video, trovare le parole giuste, cercare la musica, i frame, correggere le sviste, ci ho messo tre giorni circa, diverse mail, tanti pensieri condividi. Anche questo è tempo speso bene.
Setaccio è una miscellanea di link di cose che ho mangiato, letto, appuntato e che possono essere di ispirazione per i tuoi appetiti.
Il film in arrivo di Silvio Soldini sulle donne che assaggiavano il cibo di Hitler
Non vuoi davvero ordinare il cappuccino in un locale che non segue queste 5 regole
La rivoluzione dipende, soprattutto, da quello che ogni giorno porti in tavola
A cosa sto lavorando?
Ho consegnato i primi episodi di un podcast che uscirà a settembre!
Con Gastronomia Yamamoto stiamo lavorando a delle cene a 4 mani: il primo appuntamento è il 20 giugno.
Come creator, sto collaborando con Hemproutine, BookBeat, Gelati Sammontana, Ilovefruitgourmet, Helpcode, e mi sto preparando per un autunno dolce e saziante.
Ho sviluppato tre ricette e video per un distributore di vini, che soddisfazione.
Da settembre ci sarà tantissimo burro nella mia vita, e magari anche nella tua 🧈🧈🧈
Cosa ho comprato
(idea rubata a Domitilla Ferrari)
Un foam roller per allenarmi in casa, insieme a delle loop band di diverse intensità e due coppie di pesi, da 3 e 5 chili.
(Alcuni di questi link sono affiliati, ossia se compri seguendo quei link io ho una percentuale di guadagno)
Ciao, sono Mariachiara Montera: racconto il mondo e le storie attraverso il cibo, con un approccio interdisciplinare. Sono content strategist e content creator, copywriter, talent, podcast host, formatrice. Realizzo e progetto contenuti per arrivare alla pancia delle persone e smuovere scelte, emozioni, decisioni.
Scrivo e lavoro col cibo dal 2006: l’ho fatto per aziende, persone, testate, siti, giornali, blog aziendali.
Nel 2019 ho pubblicato il mio primo podcast per Storytel, Lingua, dove parlo di cibo e relazioni.
Nel 2022 è arrivato Guscio, il mio secondo podcast per Storytel, dove affronto il tema della psicoterapia: anche qui c’è tanto cibo.
Sempre nel 2022, ho scritto un saggio autobiografico per Einaudi, “Non dipende da te”, sul tema del lavoro e della vergogna.
Il cibo è il modo in cui ho scelto di raccontare il mondo che abito: la scrittura è la chiave con cui comunico il mondo che vedo e quello che creo.
Siete partiti in tre, che gioia!
Buon viaggio pieno di amore e bellezza ❤️